Correre è diventato una delle attività fisiche più comuni tra la popolazione mondiale; non richiede molto tempo, né un’attrezzatura costosa e può essere svolto ovunque e in qualsiasi momento si voglia.
Non è oro tutto quel che luccica pero`! La corsa è vista da molti come una progressione della camminata, dove basta mettere un piede davanti all’altro in modo più veloce. In realtà è un gesto molto più complesso che indipendentemente dal livello di preparazione può portare a diversi infortuni se svolto in una maniera non corretta.
Ogni anno tra il 37-56% dei runners subisce un infortunio che può derivare da un trauma/infortunio acuto e/o da un uso eccessivo di articolazioni/muscoli che devono sopportare dei carichi svariate volte ogni qualvolta si corre.
Questi infortuni cambieranno il modo di correre, allenarti e muoverti, soprattutto se non sono risolti in un breve periodo di tempo; di conseguenza un nuovo schema motorio (sbagliato) viene registrato dal cervello, il quale continuerà a utilizzarlo anche quando si è guariti dall’infortunio.
Articoli scientifici riportano che il 70% di runners amatoriali e professionisti hanno un infortunio legato alla corsa prendendo in considerazione un periodo di 12 mesi; riportano anche che una persona su tre che inizia a correre, abbandona l’attività nel giro di 6 mesi causa infortuni.
Questi numeri fanno impressione e devono essere tenuti in considerazione da chiunque inizi a correre e/o ha sofferto di infortuni e sta avendo difficoltà a recuperare il ritmo pre-infortunio.
Le maggiori cause di infortunio sono l’aumento di volume e intensità degli allenamenti in un ristretto periodo di tempo, scarso tempo di riposo, e soprattutto la mancanza di un’efficiente tecnica della corsa.
Altri fattori riguardano abitudine sbagliate, sedentarietà`, mancanza di un piano d’allenamento, stress etc.
Quando corriamo, mettiamo da 2x a 5x volte il peso del nostro corpo sul piede in appoggio, ginocchio e anca; ciò dipende da quanto tempo spendiamo in appoggio, e con quanta forza il piede colpisce il suolo.
Ora, prendendo in considerazione un runner amatoriale che corre 3 ore a settimana, andrà a fare circa 28 mila passi per settimana: se consideriamo che la maggior parte di noi corre in un modo poco efficiente, in un periodo di 4 settimane faremo circa 112 mila passi inefficienti. A questo punto sembra ragionevole pensare che il corpo cominci a lamentarsi e ciò porterà ad infortuni.
È importante dire che, per quando riguarda gli infortuni da uso eccessivo, la maggior parte sono prevenibili!
Queste informazioni non devono spaventare o farvi abbandonare la corsa; ognuno è differente dall’altro, quindi ognuno (anche atleti professionisti) ha la propria tecnica di corsa. L’informazione che deve essere carpita da questo articolo è che per performare meglio e ridurre il rischio di infortuni, dobbiamo imparare come correre in maniera più efficiente.
… E come ci viene insegnata qualsiasi altra attività o sport, così deve essere anche per la corsa!